L’obiettivo del campionamento è quello di riuscire a prelevare una frazione d’acqua, rappresentativa, appartenente all’acquifero di cui si vuole conoscere lo stato chimico-fisico in un dato momento.
E’ quindi essenziale che le procedure di prelievo, conservazione, trasporto, preparazione e analisi del campione siano idonee a mantenere intatta la sua rappresentatività.
Prima di prelevare un campione di acqua è necessario assicurarsi che esso rappresenti effettivamente la falda nell’intorno del piezometro.
Pertanto ogni operazione di campionamento deve essere preceduta da un corretto spurgo del piezometro che consente la rimozione di un adeguato volume di acqua e dell’eventuale materiale solido presente.
Lo spurgo può essere fatto con pompe o bailer seguendo il criterio di rimuovere una quantità di acqua compresa tra 3 e 5 volte il volume di acqua presente in condizioni statiche all’interno del piezometro.
I bailer sono campionatori puntuali costituiti da un recipiente cilindrico che viene calato nel piezometro tramite un cavo. I bailer sono dotati di una valvola di fondo costituita da una sfera libera di scorrere all’interno del campionatore così da permettere l’ingresso dell’acqua dal basso in fase di immersione e garantisce la tenuta durante la fase di risalita.
Si usano generalmente bailer in PVC trasparente o PEAD (materiali inerti chimicamente) della lunghezza di 1 metro e diametro di 1 / 2 “, 3 / 4 “ o 1,5”.
Lo spurgo dei piezometri con pompa può essere effettuato mediante la seguente attrezzatura: elettropompa sommersa centrifuga multistadio, modello 3M T3/23 per piezometri da 3” e 4’’; elettropompa sommersa della Grundfos per pozzi profondi da 3”, pompa centrifuga in plastica alimentata da tensione a 12 V a bassi valori di portata (1-5 l/min).
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