Il metodo delle onde superficiali è una tecnica di caratterizzazione sismica basata sull’analisi della dispersione geometrica delle onde superficiali (Onde di Rayleigh).

Il metodo maggiormente utilizzato prende comunemente il nome di M.A.S.W. (Multichannel Analysis of Surface Waves) e si basa sulla misura delle onde superficiali eseguita con un dispositivo lineare di nr. 24 sensori sismici (geofoni), un sismografo e una sorgente sismica artificiale (mazza da 10 Kg).

Le onde di Rayleigh si propagano lungo la superficie topografica in uno strato di profondità circa pari alla lunghezza d’onda così in mezzi stratificati verticalmente eterogenei, le diverse lunghezze d’onda, relative alla propagazione di armoniche a diversa frequenza, si propagano con velocità di fase che dipende dalle proprietà dei materiali interessati dalla propagazione.

Ciò fa si che la velocità di fase sia funzione della frequenza dell’onda stessa.

Tale dipendenza prende il nome di dispersione geometrica e viene rappresentata tramite la curva di dispersione (Velocità di fase - Frequenza).

Dalla curva di dispersione sperimentale è possibile caratterizzare il sottosuolo in termini di variazione della velocità di propagazione delle onde di taglio (VSV), e quindi del modulo di rigidezza al taglio dinamico (G0), in funzione della profondità.

L’applicazione di questo metodo consente la determinazione della stima della Vs30 e quindi la categoria di suolo di fondazione richiesta dalle NTC 08, la caratterizzazione di discariche, la valutazione della profondità e dello stato di alterazione di substrati superficiali e per la caratterizzazione di versanti e depositi.